La vicenda di Maria Goretti è ancora oggi un esempio di coraggio e di dignità
È il giornale Famiglia Cristiana a rilanciare la proposta di indicare Santa Maria Goretti, le cui spoglie sono conservate a Nettuno (dove si compì il martirio) come Santa protettrice delle donne vittime di violenza. L’occasione per tornare sull’argomento è il “viaggio” delle spoglie mortali della piccola Maria Goretti, proclamata santa da Pio XII, vittima di un tentativo di stupro, a cui si è ribellata, alla Ferriere, vicino a Latina, a soli 12 anni. Santa Maria Goretti è una santa popolarissima ed è diventata negli anni non solo il simbolo della purezza ma un’icona vicina a tutte le donne che soffrono, soprattutto in questo periodo, che ha visto di nuovo sollevarsi la polemica sulla mancanza in Italia di una legge sul femminicidio.
Anche il cardinale Ratzinger, prima di diventare Papa venne a visitare il Santuario di Nettuno e i luoghi dove visse e morì Santa Maria Goretti nel 2004, restò impressionato dalla storia e da ciò che evoca il sacrificio della bambina. Ratzinger quel giorno con i suoi interlocutori parlò proprio della attualità del messaggio e della figura di Santa Maria Goretti, che ricalca sorprendentemente tante storie dei nostri giorni in cui ragazzine e donne sono vittime di violenza e aggressioni mortali da parte di mariti, fidanzati, compagni e amici occasionali.
La vicenda di Maria Goretti si trasforma così in esempio di coraggio e di dignità.
Una proposta di fare di Maria Goretti la santa protettrice delle donne vittime di violenza sessuale è stata avanzata a Papa Francesco in occasione della presentazione del libro del prof. Ugo De Angelis a Latina da monsignor Alejadro Cifres, direttore dell’Archivio dell’ex-Sant’Uffizio. E si sa che anche Benedetto XVI, il Papa emerito, sarebbe del tutto d’accordo. Nei giorni della beatificazione nel 1950 anche Enrico Berlinguer, futuro segretario generale del Pci e allora giovane dirigente comunista, indicò nel coraggio e nelle tenacia della piccola santa un esempio da imitare per le giovani militanti comuniste.