In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco, che ha avuto inizio lo scorso 8 dicembre per concludersi il 20 novembre 2016, la Diocesi di Senigallia ha reso noto di aver scelto, come chiese giubilari (vale a dire i luoghi sacri dove si potrà ricevere l’indulgenza plenaria per tutta la durata del Giubileo) il Duomo di Senigallia e il Santuario di Santa Maria Goretti di Corinaldo.
Quest’ultima, in particolare, è stata fortemente voluta dalla Diocesi, in quanto concepita come Casa del Perdono. “Al riguardo – è il commento del parroco di Corinaldo don Giuseppe Bartera – occorre ricordare che nel Santuario sono sepolti i corpi di Alessandro Serenelli, tristemente noto alle cronache per aver straziato e ucciso Maria Goretti quando era poco più che una bambina, e la madre della stessa Maria Goretti, la signora Assunta“. Serenelli che, una volta espiata la sua condanna nell’anno 1934, fece ritorno a Corinaldo per chiedere, ed ottenere, perdono proprio alla mamma di Maria Goretti. “Ecco perché – spiega ancora don Bartera -, durante tutta la durata del Giubileo, chi vorrà avrà l’opportunità di ottenere l’indulgenza plenaria nel nostro Santuario“. Dunque il Santuario di Santa Maria Goretti simbolo del perdono e della misericordia.
“L’evento del Giubileo rappresenta una grande opportunità anche in termini di valorizzazione e promozione di tutto il territorio -spiega il sindaco Matteo Principi-. Territorio in cui, tengo a sottolinearlo, Corinaldo figura in maniera rilevante per essere la città natale di Maria Goretti. Un lavoro di valorizzazione della figura della santa che riceverà un ulteriore slancio grazie alla scelta della Diocesi di Senigallia.” Valorizzazione del territorio e della figura di Santa Maria Goretti. “Con la diocesi esistono importanti rapporti di stretta collaborazione, rafforzatisi in quest’ultimo periodo in virtù della rifunzionalizzazione del “Giglio” -continua il primo cittadino-. A trarre beneficio da questo momento di duplice valenza, non solo spirituale, sarà senz’altro Corinaldo stessa, oltre a tutto il territorio della Diocesi, con in primis il Comune di Senigallia. In forza della sua riconosciuta funzione di Comune capofila, in ordine alla diffusione della conoscenza e l’apprezzamento delle emergenze storico-artistiche, culturali-paesaggistiche di questo nostro straordinario territorio tra mare e monte“.