La Maria Goretti bellunese
Questa ragazza, in tutto simile a Maria Goretti è di Limana,un paese sul Piave, vicino a Belluno.La sua breve vita è fatta di lavoro, di emigrazione, servizio in casa altrui. In un libro scritto nel 1973, veniva definita: “UNA GIOVANE EMIGRANTE MARTIRE”. Angelina nacque nel 1893 a Visone, dove la sua famiglia lavorava a sevizio dai Salamini. Non ancora quattordicenne, dovette andare a Trento a servizio, come tante sue coetanee. Fu affidata al falegname Bartolo Maggioli. Ben presto la ragazzina avvenente suscitò desideri passionali nel padrone settantenne, che sempre e decisamente veniva respinto, nonostante le minacce. Angelina riuscì, senza dire il motivo, a farsi cambiare di casa. Ma il vecchio padrone non si diede pace, finché venne a sapere il nuovo posto di lavoro di Angelina. L’avvicinò promettendole di lasciarle tanti soldi, ma lei fu irremovibile. Visto inutile ogni tentativo, il suo cuore, corrotto nel vizio, coltivò il proposito di ucciderla. La sorprese nel pianerottolo della casa Tomasi, ove prestava servizio e la colpì con 15 coltellate, lasciandola agonizzante. Fuggì sulla strada in preda al terrore e il caso volle che si incrociasse con una pattuglia di soldati in sevizio. Non ci pensò due volte, trasse di tasca una pistola e si sparò un colpo alla nuca. Angelina, invece, trasportata all’ospedale, visse alcune ore, per poi esalare l’ultimo respiro. Era il 24 luglio 1913, aveva 20 anni.
Come Maria Goretti, prima di morire, affermò di perdonare il suo assassino dicendo. “Gli perdoni anche il Signore e lo accolga in Cielo”. Poco prima, interrogata dal giudice all’ospedale sulla causa del delitto, Angelina, con mente lucida disse: “Voleva che ritornassi a sevizio da lui, ma non volevo perché era… cattivo”. Migliaia di concittadini presero parte al suo solenne funerale. Nel 1952 i resti mortali di Angelina, in un trionfo di popolo, furono trasportati nella parrocchia di origine. Erano presenti tutti i limanesi, tanti giovani che credevano nelle virtù, nella forza d’animo, nella purezza, nei valori, insomma, che Angelina Zampieri testimoniò con il sacrificio della sua giovane vita.
A cura di d. f. m.